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CENCIO.
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CENCIO.
Definiz: Propriamente Straccio di panno lino, o lano, consumato, e stracciato. Lat. scruta, orum, veteramenta, panni, orum. Gr. γρυτάρια.
Esempio: Cron. Morell. 280. Di fatto i detti porci cascarono tutti morti su que' cenci istracciati da loro.
Definiz: §. I. Uscir di cenci, vale Migliorare stato, Venire in miglior fortuna. Lat. calamitate emergere, prosperiore fortunâ uti. Gr. ἄμεινον πράττειν.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 3. Mi è forza Arrabattarmi per uscir di cenci.
Definiz: §. II. Non aver cencio di checchè sia, vale Non averne quasi niente. Lat. ne minimum quidem. Gr. μηδ'ἐλάχιστον.
Esempio: Fir. As. 271. Senza aver mai cencio di ferro in piè mi facea mestiero camminare su per que' ghiacci, che tagliavano, come rasoj.
Definiz: §. III. Ogni cencio vuole entrare in bucato, dicesi in proverb. a un prosuntuoso, quando e' vuole intromettersi in alcuna cosa, che alla sua condizion non convenga. Lat. corchorus inter olera.
Esempio: Alleg. 328. E pur tutti vorrebbono [come ogni cencio vuole entrare in bucato] fargli il sensale nell'appalto delle cagioni dell'umane giocondità.
Definiz: §. IV. E parimente in proverb. Non dare fuoco al cencio, vale Non far benefizio anche senza costo. Lat. ignis accendendi potestatem non facere, Sen.
Esempio: Bocc. nov. 50. 7. Non troverrei chi mi desse fuoco a cencio.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 29. Chi chiamò mai benifizio donare una fetta di pane, o un misero quattrino, o l'aver dato fuoco al cencio?
Definiz: §. V. Venir del cencio, vale Venir del puzzo, metaf. tolta dal cattivo odore del cencio, che arde.
Esempio: Bocc. nov. 58. 3. Quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio, che altro, che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse, o scontrasse.
Definiz: §. VI. Cencio molle, dicesi ad Uomo di poco spirito, o di debole complessione, ed è lo stesso, che Pulcin bagnato.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 1. I mansueti Veduti, e i cenci molli ho dar ne' lumi.